QUESTO è IL PROSEGUIMENTO DEL POST TORINO DA CURIOSARE
2 SECOLI FA IL PRIMO "COMPUTER".Nascosto in via Garibaldi 25, più precisamente nella sacrestia della Cappella dei Banchieri e dei Mercanti si trova questo piccolo gioiello costruito in legno e carta che contiene al suo interno più di 46 mila dati in "memorie" (disco, nastro e tamburo). Una sorta di precursore di alcune tecnologie impiegate ancora oggi nei computer.
Si tratta di un Calendario Meccanico Universale.
Inventato da Giovanni Plana nel 1831, un matematico e astronomo piemontese, allievo di grandi scienziati come Lagrange e Laplace e detentore della cattedra di Astronomia dell'Università di Torino per 50 anni; questo calendario ha la particolare caratteristica di riuscire ad identificare un giorno qualsiasi dall'anno "Uno" al 4000 d.C.
Pensate alla difficoltà nel riuscire a far combaciare perfettamente per la durata di migliaia di anni: la lunghezza convenzionale della settimana, le variazioni dei giorni 28-31, delle stagioni astronomiche, del rallentamento della terra nei secoli, tutte le festività mobili (come la Pasqua, Pentecoste, Ascensione Ceneri), delle oscillazioni prodotte dal combinarsi dell'attrazione gravitazionale dei pianeti, degli anni bisestili, della diversa durata dei giorni e quindi i relativi "scarti" (la giornata siderale non dura 24h) e molti altri fattori complessi.
Insomma un lavoro monumentale portato avanti per anni con una precisione maniacale e il risultato è questo incredibile capolavoro di meccanica che merita sicuramente una visita almeno una volta.
SOMMERGIBILE SUL PO'.
Mi raccomando, non cercate di scrutare un periscopio che spunta lentamente dalle acque mentre siete a bere qualcosa ai Murazzi durante il fine settimana, perché non vedrete nulla.
Effettivamente un sommergibile sul lungo po' esiste realmente, ma ormai sono parecchi anni che ha spento i motori ed è stato "messo in pensione". sto parlando del Provana, una vecchia unità entrata in servizio nel 1918, uscita dai cantieri FIAT e affidata alla Real Marina Sarda. Prese parte alle guerre di indipendenza e divento uno dei sottomarini della nascente Marina Italiana; è rimasto in attività fino al 1927 quando lo scoppio di uno dei reattori lo mise di fatto in pensione.
Da vedere almeno una volta.
IL RITO DELLA BAGNA CAODA.
Letteralmente " Salsa calda", è un piatto tipico della cucina Piemontese, Si narra che, i vignaioli, nel tardo Medioevo, desiderassero un piatto insolito per festeggiare la spillatura del vino nuovo, che segnava la messa al sicuro del raccolto più travagliato, più faticato e più insidiato: il vino. Fu scelto, di appaiare materie prime largamente diffuse e localmente disponibili: i buoni ortaggi piemontesi ed il prezioso aglio, l’acciuga salata in barili, che cominciava ad arrivare capillarmente ad ogni borgo e ad ogni collina grazie agli Acciugai ambulanti e l’olio di oliva.
Così all'arrivo dei primi venti freddi diventava un rito collettivo per tutte le famiglie raccogliersi attorno ad una pignatta bollente ed intingervi ogni tipo di verdura fresca: dai peperoni alle patate passando per cipolle, barbabietole etc...
Con la diffusione di questo piatto si sono moltiplicati i metodi per prepararlo, anche per attenuare una delle caratteristiche più "particolari", ovvero l'odore persistente d'aglio che ogni persona è costretta a portarsi dietro per le successive 24 ore (quindi se avete un appuntamento galante meglio disdire), dall'uso del latte per macerare all'aggiunta del burro per alleviare l'odore.
Purtroppo a oggi le piole che servono ancora questa ricetta preparata a regola d'arte sono diminuite drasticamente; il mio consiglio è quello classico; trovare un piemontese d.o.c. e farsi invitare a cena per poter degustare questo piatto tipico nell'ambiente famigliare da cui è nato.