mercoledì 10 agosto 2011

Quando il Viral incontra la formazione... YOUR ONE

Cerco sempre di tenermi aggiornato sul mondo della formazione e delle idee brillanti, virali e geniali sul web. E la mia soddisfazione ha raggiunto i massimi livelli quando ho visto le due cose fondersi insieme ai primi di Luglio.

Infatti l'iniziativa virale nasce da un'azienda di formazione Italiana, Your Trainers Group che quest'anno ha scelto di investire nel web e si è subito distinta per i grandissimi risultati ottenuti.
Ho già avuto modo di parlare di questa azienda in due occasioni : la prima è stata per far conoscere e diffondere la loro magnifica iniziativa natalizia "il dono di natale", la seconda per raccontare la mia personale esperienza in questa iniziativa : "la consegna dei pacchi"

Non mi dilungo oltre riguardo a questo argomento di cui ho già avuto modo di parlare approfonditamente ( leggete gli articoli!).

Ma oggi voglio parlarvi di un'altra iniziativa della Your Trainers che ha mostrato a tutti come si possa fare marketing arricchendo le persone!

I primi di Luglio infatti, viene aperta su facebook la pagina "Your One" dedicata appunto al corso di crescita personale e benessere della durata di 4 giorni che viene proposto dall'azienda. 
Oltre a questa pagina, Your Trainers ha su facebook altre tre pagina principali:
1) Your Trainers Group : la pagina aziendale dove vengono pubblicati giornalmente foto, video, pillole motivazionali e nuove iniziative da parte dell'azienda.
2) Your Magister : la pagina dedicata interamente al corso di memoria e lettura veloce dove vengono proposte nuove tecniche di memorizzazione,  nuove strategie, dove gli ex alunni condividono i propri risultati con gli altri utenti, si possono chiedere consigli e fare domande di ogni genere avendo a disposizione l'intero staff dell'azienda e non solo pronto a rispondere a qualsiasi domanda.
3) Luca Lorenzoni : la pagina di personaggio pubblico del Master Trainer e fondatore dell'azienda, che si racconta ai suoi fans attraverso foto, video e messaggi di stato o pubblicando articoli direttamente dal proprio Blog.

Nel momento in cui un'azienda lancia una pagina facebook si trova di fronte al primo grande interrogativo. Come farla decollare? Come far conoscere la propria pagina in mezzo all'immensa selva di pagine e paginette?

Semplice. Dando qualcosa in più degli altri. E qui sta alla creatività dell'azienda stessa e alla Your Trainers la creatività non manca di certo!

Infatti lancia l'iniziativa " Vinci Your One".
In cosa consisteva questa iniziativa?
Mettendo "Mi piace" sulla pagina Your One era possibile abbassare il prezzo del corso di 0,25 cent. Chiunque poteva cliccare e il prezzo del corso poteva abbassarsi senza alcun limite (fino anche ad azzerarsi). 
Il concorso durava fino al 17 Luglio alle 12:00 ( ultimo giorno del corso One).
Durante ognuno dei 4 giorni di corso veniva fatta un'estrazione tra i partecipanti in sala. Al vincitore, veniva rimborsata la differenza tra il prezzo del corso e il prezzo raggiunto tramite i "click".

Ottima iniziativa che ha visto la pagina Your One raggiungere il traguardo dei 1000 fans in 10 giorni e ottenere moltissime visualizzazioni. Tutti i partecipanti all'edizione del corso infatti hanno condiviso con i propri amici l'iniziativa per far scendere maggiormente il prezzo. 

Complimenti a Your Trainers per la creatività e anche per la voglia di premiare e incentivare le persone che scelgono di seguirli!


mercoledì 23 marzo 2011

TORINO DA SCOPRIRE PARTE 2..

QUESTO è IL PROSEGUIMENTO DEL POST TORINO DA CURIOSARE
2 SECOLI FA IL PRIMO "COMPUTER".

Nascosto in via Garibaldi 25, più precisamente nella sacrestia della Cappella dei Banchieri e dei Mercanti si trova questo piccolo gioiello costruito in legno e carta che contiene al suo interno più di 46 mila dati in "memorie" (disco, nastro e tamburo). Una sorta di precursore di alcune tecnologie impiegate ancora oggi nei computer.
Si tratta di un Calendario Meccanico Universale.
Inventato da Giovanni Plana nel 1831, un matematico e astronomo piemontese, allievo di grandi scienziati come Lagrange e Laplace e detentore della cattedra di Astronomia dell'Università di Torino per 50 anni; questo calendario ha la particolare caratteristica di  riuscire ad identificare un giorno qualsiasi dall'anno "Uno" al 4000 d.C.
Pensate alla difficoltà nel riuscire a far combaciare perfettamente per la durata di migliaia di anni: la lunghezza convenzionale della settimana, le variazioni dei giorni 28-31, delle stagioni astronomiche, del rallentamento della terra nei secoli, tutte le festività mobili (come la Pasqua, Pentecoste, Ascensione Ceneri), delle oscillazioni prodotte dal combinarsi dell'attrazione gravitazionale dei pianeti, degli anni bisestili, della diversa durata dei giorni e quindi i relativi "scarti" (la giornata siderale non dura 24h) e molti altri fattori complessi.
Insomma un lavoro monumentale portato avanti per anni con una precisione maniacale e il risultato è questo incredibile capolavoro di meccanica che merita sicuramente una visita almeno una volta.



SOMMERGIBILE SUL PO'.

Mi raccomando, non cercate di scrutare un periscopio che spunta lentamente dalle acque mentre siete a bere qualcosa ai Murazzi durante il fine settimana, perché non vedrete nulla.
Effettivamente un sommergibile sul lungo po' esiste realmente, ma ormai sono parecchi anni che ha spento i motori ed è stato "messo in pensione". sto parlando del Provana, una vecchia unità entrata in servizio nel 1918, uscita dai cantieri FIAT e affidata alla Real Marina Sarda. Prese parte alle guerre di indipendenza e divento uno dei sottomarini della nascente Marina Italiana; è rimasto in attività fino al 1927 quando lo scoppio di uno dei reattori lo mise di fatto in pensione.


Da allora è stato smontato ed è diventato una innocua attrazione turistica visitabile da chiunque.
Da vedere almeno una volta.


IL RITO DELLA BAGNA CAODA.



Letteralmente " Salsa calda", è un piatto tipico della cucina Piemontese, Si narra che, i vignaioli, nel tardo Medioevo, desiderassero un piatto insolito per festeggiare la spillatura del vino nuovo, che segnava la messa al sicuro del raccolto più travagliato, più faticato e più insidiato: il vino. Fu scelto, di appaiare materie prime largamente diffuse e localmente disponibili: i buoni ortaggi piemontesi ed il prezioso aglio, l’acciuga salata in barili, che cominciava ad arrivare capillarmente ad ogni borgo e ad ogni collina grazie agli Acciugai ambulanti e l’olio di oliva.
Così all'arrivo dei primi venti freddi diventava un rito collettivo per tutte le famiglie raccogliersi attorno ad una pignatta bollente ed intingervi ogni tipo di verdura fresca: dai peperoni alle patate passando per cipolle, barbabietole etc...
Con la diffusione di questo piatto si sono moltiplicati i metodi per prepararlo, anche per attenuare una delle caratteristiche più "particolari", ovvero l'odore persistente d'aglio che ogni persona è costretta a portarsi dietro per le successive 24 ore (quindi se avete un appuntamento galante meglio disdire), dall'uso del latte per macerare  all'aggiunta del burro per alleviare l'odore.
Purtroppo a oggi le piole che servono ancora questa ricetta preparata a regola d'arte sono diminuite drasticamente; il mio consiglio è quello classico; trovare un piemontese d.o.c. e farsi invitare a cena per poter degustare questo piatto tipico nell'ambiente famigliare da cui è nato.



















lunedì 14 marzo 2011

TORINO DA CURIOSARE..

Ho letto di recente un libro molto bello: "101 cose da fare a Torino almeno una volta nella vita" di Paola Fiorentini. Mi è piaciuto subito, anche perchè, pur vivendo in questa meravigliosa città, non ero a conoscenza di tutte le cose scritte nel libro. Vi dò alcuni suggerimenti:

EGITTO DA SCOPRIRE

Probabilmente i torinesi doc ne sono a conoscenza, ma molte altre persone arrivate qui in tempi più recenti non sanno che qui, a Torino, esiste la seconda testimonianza (superata solo da quella del museo del Cairo) di una delle più grandi civiltà del passato, quella Egiziana.
 A pensarci bene effettivamente suona un po' strano che la seconda piu' grande raccolta di reperti di una civiltà così diversa e lontana nel tempo risieda proprio qui e non in uno dei grandi musei di Parigi o Londra.
La nascita del museo è avvenuta nel 1824 grazie all'acquisto da parte di Carlo Felice di Savoia della collezione BERNARDINO DROVETTI (ex console generale in egitto, amico del vicerè egiziano e primo a portare in Italia una preziosa parte della collezione ora presente nel museo); il palazzo del Collegio dei Nobili venne scelto come prestigiosa sede per ospitare i reperti.
Fu così che quei vuoti stanzoni si riempirono di antichi manufatti, arredi di tombe, mummie, papiri, pitture parietali, gioielli, statue e ogni genere di oggetti prelevati dalla sabbia millenaria d'egitto e trasferiti qui.
Con il passare del tempo e l'aiuto di un famoso archeologo Ernesto Schiaparelli, il museo continuò ad espandersi sempre più, diventando quello che è oggi, ovvero un viaggio attraverso l'Egitto antico tra tombe riprodotte, mummie sapientemente conservate e gigantesche statue dei faraoni dell'epoca il tutto esaltato da un'illuminazione d'autore.
DA NON PERDERE.




TORINO CITTA' OCCULTA.

Secondo gli studiosi d’esoterismo e gli appassionati dell'occulto, Torino è il vertice di due triangoli: quello della magia bianca o benefica insieme a Praga e Lione e quello di magia nera insieme a Londra e San Francisco.
Si narra che il cuore centrale della magia nera sia piazza Statuto, costruita su di una antica necropoli romana dove avvenivano le esecuzioni capitali e dove gli appassionati di esoterismo collocano nella fontana di piazza statuto la porta dell'Inferno.


Non a caso vi sono agenzie che organizzano veri e propri tour notturni nei luoghi dove secondo leggende sarebbe possibile ancora oggi incontrare, ombre vaganti tra spettrali sotterranei ed eleganti saloni, fantasmi che si aggirano tra le torri solitarie degli antichi castelli...
Alcuni edifici invece pur non avendo il loro "personale spiritello", conservano una fama inquietatante, per essere stati nel passato teatro di oscuri episodi; uno fra tutti, il palazzo in via XX Settembre, sede oggi della banca Nazionale del lavoro, nominato "Palazzo del Diavolo" perchè secondo delle voci, al suo interno si consumavano sedute spiritiche...
Torino è ricca di simboli "particolari" sparsi un po' ovunque, sulle facciate degli edifici, sui portoni antichi, all'interno dei palazzi e sui monumenti più conosciuti; basta aguzzare un pò la vista.


MANGIAMOCI UN BIRILLO.

E' la storia di un piccolo sogno Americano diventato realtà e tornato nella sua terra d'origine.
Il Birillo è stato uno dei più famosi ristoranti italiani aperto nella magica e incantata Hollywood da due fratelli Cuneesi che negli anni venti decisero di trasferirsi negli States per cercare fortuna.
 Iniziarono come tutti, dal basso, vendendo alle partite di baseball le loro specialità casereccie, grazie alla loro bravura e alla bontà dei loro prodotti vennero convinti a gettarsi nella grande distribuzione e acquistando un vecchio e disastrato ristorante ad Hollywood riuscirono ben presto ad affermarsi come uno dei più deliziosi ed esclusivi ristoranti di Los Angeles, non a caso i muri delle sale erano costellati di fotografie degli attori che frenquentavano il locale. Si dice addirittura che dal 1930 le più grandi produzioni cinematografiche hollywoodiane siano state decise proprio ai tavoli di questo luogo.
La stessa atmosfera è stata ricreata qui a torino nel ristorante prorprietà di Piero Chiambretti che porta lo stesso nome e che riprende in tutto e per tutto le fattezze dell'originale.
Al suo interno infatti troneggiano sulle pareti le immagini dei grandi attori di un tempo e all'ingresso un ritratto ad olio raffigura i due cuochi d'oltreoceano, pronti a darci il benvenuto per una serata piacevole e diversa dal solito..

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giovedì 10 febbraio 2011

L'arte dello sguardo

Cosa ci fà un'artista Serba al MoMa (Museum Of Modern Art) di New York seduta su una sedia?
Quando ho letto questa notizia sono rimasto sbalordito.

L'artista Serba Marina Abramovich (64 anni) si è "esibita" in una performance artistica che ha dell'incredibile.



Seduta su una sedia in una sala del museo, aspettava i visitatori che uno per uno si sedevano di fronte a lei. E lei li guardava dritto negli occhi fino a che loro non decidevano quando andarsene.



Le reazioni delle persone sono state diverse ma tutte quante Emotivamente forti.
Chi ha riso, chi ha pianto, chi è rimasto a guardarla per ore e ore (anche 7 di fila).




La performance è durata 75 giorni, in tutto 716 ore...

E allora mi chiedo:
Ma come mai molti si sono emozionati guardando negli occhi una perfetta sconosciuta?
Non voglio certo pensare che sia lei ad avere qualcosa di speciale...

Penso invece che molte persone non siano abituate a guardare negli occhi le persone che li circondano...
Forse per abitudine o forse perchè quando si parla con qualcuno a cui si vuole bene guardandosi negli occhi si provano delle emozioni. Ci si sente vicini. Si esprime un sentimento.

Ho preso come spunto questa notizia perchè mi ha incuriosito anche se personalmente ho letto diverse cose su questa artista e non condivido affatto la sua "arte".
Però fa riflettere...

C'è davvero bisogno di andare in un museo e fare la fila per sei ore per guardare qualcuno negli occhi?
Le stesse forti emozioni si possono provare guardando il proprio migliore amico negli occhi dicendogli "ti voglio bene".
E se non avete ancora provato allora vi consiglio di farlo. Se non sapete cosa si prova, se vi mette in difficoltà anche solo pensare di sostenere lo sguardo delle persone che amate di più, a maggior ragione è il momento di mettervi in gioco.

O preferite ritrovarvi tra 6 anni, in coda al museo, ad aspettare di farlo con una sconosciuta?

sabato 8 gennaio 2011

Your trainers group: la consegna dei pacchi


Nel post “il dono di natale di your trainers group” ho raccontato della mia esperienza con questa azienda e della mia adesione al loro progetto “il dono di Natale”, un’iniziativa bellissima che consiste nel fare beneficenza in un modo particolare e bellissimo. Se non sapete di cosa io stia parlando vi consiglio vivamente di leggere il post “il dono di natale” che c’è in questo blog.

Avevo promesso che v avrei raccontato la mia esperienza nella consegna dei pacchi di natale. Ed eccomi qui, emozionato e incredulo di ciò che sto per raccontarvi. E’ stata un’esperienza magnifica e incredibile.

Ma partiamo dall’inizio.

Tutto comincia con Luca Lorenzoni , i suoi collaboratori, più altri volontari esterni come me, tutti insieme a fare la maxi spesa alla Esselunga di Rivalta in provincia di Torino. Tutto comincia con una trentina di persone, noi, all’interno del supermercato ad organizzare le coppie che avrebbero dovuto comprare una serie di cose spuntandole da una lista. La lista conteneva : sapone, spazzolini da denti, dentifricio, detersivo, bagnoschiuma, tonno, cioccolato, biscotti, the, fette biscottate, zuppe, olio, sale, pasta… e simili. Tutti eravamo divisi a coppie e ogni coppia comprava tutto quello che c’era sulla lista e che formava uno scatolone che poi sarebbe andato ad una famiglia.

La spesa non inizia nel migliore dei modi a causa del Direttore dell’Esselunga che, nonostante fosse stato informato da Luca della nostra iniziativa, non ha voluto minimamente venirci incontro, anzi, ad un certo punto si è anche irritato perché a sua detta “parlavamo a voce alta nel suo ipermercato” e ci ha trattati in malo modo. Abbiamo provato a ragionare con lui spiegandogli che trattandoci a male parole non favoriva l’immagine dell’azienda per cui lavora ma non ha voluto sentire ragioni.

Ho scritto queste righe raccontando quello che è successo perché è giusto che si sappia il nome di chi fa la differenza in positivo e di chi invece non ne ha nessuna intenzione.

Dopo questo piccolo “intoppo” siamo partiti. Immaginate di vedere una trentina di ragazzi che sfrecciano nelle corsie del supermercato comprando maxi confezioni di biscotti e nutella mentre si consultano su quale sia la confezione di detersivo migliore da acquistare, sempre sorridenti e in allegria. Dopo aver pagato tutta la spesa, ci siamo recati al furgone e abbiamo creato gli scatoloni. Ben 35 scatoloni che avrebbero regalato uno splendido Natale a 35 famiglie di Torino e provincia.

Caricati gli scatoloni sul furgone li abbiamo scaricati nel garage della casa di Luca in attesa del giorno successivo, quello della consegna.

Il giorno della consegna eravamo tutti lì, sotto casa, come una squadra di marines, ad attendere la partenza, con in mano una busta con dentro gli indirizzi delle due famiglie (erano due a coppia) alle quali avremmo dovuto consegnare il pacco e leggere la meravigliosa lettera di speranza.

Una volta partito alla volta della mia prima famiglia, ero decisamente nervoso.. ero agitato e non so bene il perché… forse ero preoccupato che quelle persone potessero non fidarsi di me, forse già percepivo che sarebbe stata un’esperienza meravigliosa..

Suoniamo al campanello… dopo poco ci viene ad aprire una signora un po’ anziana che non appena ci vede e vede l’enorme pacco che stavamo trasportando, scoppia a piangere e dice: “voi siete gli angeli dell’anno scorso!”

Infatti, alcune delle famiglie che già l’anno precedente avevano ricevuto la visita dei ragazzi di Your Trainers, erano su quella lista e soprattutto ricordavano molto bene le sensazioni di sorpresa e felicità provate l’anno prima.

La signora emozionata e felice, ascolta la lettura della lettera, mano nella mano con suo marito, si commuove, ci chiede se possiamo dirle chi sono gli angeli che le mandano quel pacco.. noi le rispondiamo come Luca ci ha detto di fare; “Non è importante chi manda questo pacco.. quelli che conta è che ci sia qualcuno che ha pensato a voi..”.

La signora ci parla dei suoi nipotini e di quanto saranno felici di quella sorpresa. E poi ci saluta dicendo : “ in voi io vedo la mano del Signore… grazie”

Quando la porta dietro di me si è chiusa, ho dovuto sedermi per un’istante. Ero sopraffatto dalle emozioni come lo sono tutt’ora mentre scrivo queste righe.

La sensazione di fare del bene in maniera totalmente incondizionata, i visi di quelle persone, la speranza nei loro occhi, la gratitudine di essere così fortunato a poter vivere quello che vivo ogni singolo giorno..

Il privilegio di essere silenziosi spettatori della sorpresa di una coppia di nonni che quest ’anno hanno ricevuto un regalo di Natale inaspettato… potersi commuovere sentendosi definire “angeli”…

Voglio fare un’appello a tutte le persone che stanno leggendo. Informatevi,chiedete, partecipate a questa iniziativa perché vi arricchirà il cuore e lo spirito. Perché farete qualcosa di unico e speciale per dei perfetti sconosciuti nella vita dei quali lascerete un segno indelebile. Un segno di amore. Un segno di dolcezza. Un segno di speranza… La bellezza di tutto questo è inspiegabile a parole.

Quando sono tornato a casa mia avevo solo voglia di passare del tempo con le persone che amo per dire loro quanto sono speciali e quanto siamo fortunati… queste esperienze ci rendono uomini migliori.

Il ringraziamento più grande va indiscutibilmente a Your Trainers Group che con questa iniziativa dimostra che le cose si possono cambiare. Passo dopo passo. Giorno dopo giorno. Migliorando la vita delle persone che abbiamo intorno e allo stesso tempo migliorando noi stessi. Grazie a tutti i ragazzi che fanno parte di Your Trainers perché siete fenomenali. Siete un patrimonio preziosissimo per noi adulti perché ci date la certezza che stiamo lasciando il mondo in ottime mani.

Vedere dei ragazzi di 19, 20, 22, 24 anni che dedicano due giorni della loro settimana di vacanze per fare del bene in un modo così puro e spontaneo mi riempie il cuore. Grazie a tutti ragazzi… e ci vediamo l’anno prossimo!

sabato 25 dicembre 2010

AUGURI!!

Colgo l'occasione per augurare a tutti quanti voi un felicissimo Natale...
Che possa essere un giorno all'insegna dell'amore e della felicità.
Ricordatevi anche, che non è necessario aspettare il NATALE per dire alle persone speciali quanto le amiamo...

A questo proposito di questo lascio in tutti e due i Blog un video.
E' l'inizio di uno dei miei film preferiti, che ogni anno, sotto Natale, mi piace guardare insieme alle persone che amo. Godetevelo.


domenica 19 dicembre 2010

A tutti i papà..

Come vi ho già accennato ho due figli, di 4 e  6 anni. Andrea di 4 e Maddalena di 6 anni. 
Girovagando sul web ho trovato un video davvero molto bello dove si legge una poesia di Riccardo Rossi, scritta in occasione della festa del papà. Quando ho sentito la "poesia" mi sono sentito preso in causa ad ogni virgola, ad ogni frase.. 
Chi non è papà non può ancora capire.. l'amore, l'amore vero, puro, completo,irrazionale, incondizionato, assoluto, inscindibile, meraviglioso che un genitore prova verso i propri figli. 


E in particolare quello che un padre prova verso la sua "piccola" principessa...
un padre, verso una figlia femmina, sente un amore speciale. Un pò geloso e molto protettivo, cerca sempre di proteggerla e di starle dietro per essere sempre lì vicino a lei quando si sentirà sola o quando avrà bisogno di qualcuno accanto...


E io in questi sei anni ho sempre cercato di stare vicino alla mia piccola Maddy, mentre lei cresce e diventa grande.
E ogni giorno scopre qualcosa di nuovo e strabiliante e io mi sento fiero e preoccupato allo stesso tempo. La vedo crescere e ho un pò paura di svegliarmi domani, scoprire che senza che me ne rendessi conto sono passati degli anni, e che lei è pronta per prendere il volo e creare una famiglia tutta sua...


Vorrei risparmiarle le delusioni d'amore, vorrei poter allontanare il ragazzo che forse un giorno le spezzerà il cuore, vorrei poterle far capire che se oggi le sembra di vivere una tristezza più grande di lei un giorno non lontano si sentirà grata di essere stata così forte.. vorrei che sapesse che anche se certe volte la sgriderò per qualcosa, dentro di me non ci sarà traccia di rabbia... vorrei poter fare tante cose bimba mia e ti giuro che mi impegnerò ogni istante, ogni secondo per essere sempre il papà migliore per te...


godetevi il video